Situato nell’antica stazione ferroviaria di Arzachena, il Museo LabENur ospita un’interessante collezione di riproduzioni sperimentali dei reperti rinvenuti nei siti archeologici di Arzachena, realizzate in scala con le tecniche e i materiali dell’epoca.
Il Museo Laboratorio dell’Età Nuragica (LabENur) non è un museo convenzionale. Non si troveranno teche, né vetrine ma un museo per tutti che tenta di ridar vita, attraverso l’esposizione, alla realtà di un tempo. Le riproduzioni in scala formano una sorta di percorso tattile da toccare con mano. La struttura ha un forte impatto divulgativo ed è frutto di un’impostazione improntata alla didattica, alla divulgazione e all’archeologia sperimentale.
È suddiviso in due sezioni: una archeologica e una etnografica. Nella prima è presente una sala preistorica con un’introduzione al Paleolitico e al Neolitico in Sardegna e una serie di riproduzioni dai siti neolitici del territorio di Arzachena. Segue una sala dedicata all’uomo nuragico e una che ne illustra la tecnologia ceramica e la metallurgia.
La sezione etnografica ospita una sala con arredi e costumi originali di fine ‘800-prima metà ‘900 e un’altra stanza nella quale è stato riprodotto l’interno di una tipica cucina sarda.
L’impianto espositivo è concepito con la finalità di ridurre la distanza tra il visitatore e gli oggetti esposti. Infatti il Labenur è anche un “museo da toccare”, dove quasi tutte le riproduzioni presenti possono essere prese in mano. Per questo è particolarmente adatto ai visitatori non vedenti. L’aspetto della sensorialità può essere ulteriormente fruito mediante la partecipazione, previa prenotazione, ai laboratori di ceramica, pittura preistorica e levigatura della pietra.