Lo Spazio San Pancrazio è una delle sedi del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, ubicato all’interno della Cittadella dei Musei. La sua storia risale al periodo delle incursioni turche alla fine del ’400. Il vicerè don Joan Dusay ordinò la costruzione del baluardo di San Pancrazio (1501-1503), al fine di proteggere la porta nord di Cagliari dai tiri dell’artiglieria in quanto questo era il punto più vulnerabile di Castello, giacché sprovvisto di precipizi e scarpate che scoraggiassero eventuali assedi.
Nel tempo, l’evoluzione delle tecniche militari e delle armi da fuoco oltrepassarono la concezione di questa struttura difensiva priva di cannoniere, di muri a scarpa e con feritoie poco funzionali. Lo spazio fu perciò modificato alla fine del 1600: fu costruita la porta Altamira, “Porta S’Avanzada” o “di San Pancrazio” per bloccare il passaggio diretto dal cortile della torre San Pancrazio all’interno del baluardo.
Successivamente diventò una prigione militare e nel 1824 ospedale per i detenuti del carcere fino al 1897, quando passò all’attenzione del Ministero della Pubblica Istruzione. Inizialmente ebbe una funzione di deposito dei materiali degli scavi della soprintendenza archeologica.
Nel 1930 il progetto di Raffaello Delogu prevedeva l’utilizzo di questo spazio a sede espositiva. L’importanza storico-monumentale del complesso ha portato a ripensare alla struttura come destinazione museale. La restaurazione si svolse negli anni ’90, con i fondi del gioco del Lotto: gli elementi portanti in acciaio, reggenti un solaio in doghe di legno consentono di apprezzare gli elementi originari. Ospita la collezione di materiale lapideo e stemmi giunti mediante acquisizioni da privati e donazioni e rinvenimenti da demolizioni e restauri.
Lo Spazio San Pancrazio è al momento chiuso per lavori di restauro e riallestimento