Ballao sorge in un’area caratterizzata dalla presenza del Flumendosa, che alimenta il bacino artificiale del Lago Mulargia. Sono presenti importanti resti di epoca nuragica, come il pozzo sacro di Funtana Cuberta, uno dei meglio conservati nell’isola. Parte del giudicato di Cagliari, all’interno della curatoria del Gerrei, oggi Ballao è un luogo ameno di indubbio fascino e interesse, saldamente legato al mondo agropastorale.
All’ingresso del centro abitato, si trova un murale ad Antonio Gramsci (Ales, 1891 – Roma, 1937), realizzato da Francesco Argiolu nel 2017. Davanti ad uno sfondo con un corso d’acqua che attraversa la sua valle, compare il busto di Gramsci accanto ad una scritta, che recita: «Dovete immaginare la Sardegna come un campo ubertoso la cui fertilità è alimentata da una vena d’acqua che parte da un monte lontano. Improvvisamente la fertilità del campo è scomparsa. Voi cercate la causa di questa sciagura, ma non la troverete se non arrivate a capire che lontano parecchi chilometri un malvagio o un egoista ha tagliato la vena d’acqua che alimentava la fertilità del vostro campo».
Un altro murale, ad opera di Oriol Carminal Martinez, vuole risemantizzare il paesaggio di Ballao attraverso le tecniche della Street Art, conducendo una ricerca di arte ambientale. Realizzato nell’ambito dell’iniziativa Nuovi Occhi del 2015, curata da Marco Peri, esso si trova nel Parco Comunale Interacquas, tra la dismessa stazione di pompaggio dell’acqua e le piscine naturali.