Il paese di Serramanna, situato nella provincia del Sud Sardegna, è stato uno dei primi paesi dell’Isola a conoscere il fenomeno del muralismo.
I primi murales vennero infatti realizzati intorno agli anni Settanta. Come accadeva nella maggior parte dei casi, i murales possedevano una forte connotazione di denuncia politica e sociale.
Il “Gruppo Artistico di Serramanna”, insieme ad alcuni membri della “Brigata Muralista Salvador Allende” formata da esuli cileni, realizzò le prime opere. Queste si incentravano su temi come la militarizzazione dell’Isola, lo sfruttamento delle risorse naturali, le rivendicazione indipendentiste.
Oggi la maggior parte di questi murales sono, purtroppo, scomparsi o sbiaditi.
Alcuni dei più monumentali, però, sopravvivono ancora, come “Emigrazione è deportazione”, opera di Antonio Ledda, Adriano Putzolu, Ico Arba e Samuele Dessì, che si trova in Viale Sant’Ignazio.