La collezione è costituita da trentaquattro pannelli ceramici degli artisti Arrigo Visani e Carlo Contini.
I due artisti, realizzarono i pannelli tra il 1961 ed il 1964 con i fondi della cosiddetta “legge del due percento”, volta a incrementare la presenza di opere d’arte negli edifici pubblici.
Sono attualmente esposti lungo i corridoi della scuola elementare “V. Bellini” di Oristano.
Ventuno di questi pannelli appartengono ad Arrigo Visani, artista bolognese e allievo di Gorgio Morandi.
Le ventuno opere dell’ artista sono di forma quasi quadrata e sono realizzate in ceramica smaltata.
I suoi pannelli ceramici sono caratterizzati da una vivacità cromatica e da uno stile geometrizzante. Questi llustrano soggetti di diverso genere come edifici, stagioni, animali e oggetti.
Lo stile, dai tratti infantili, utilizza una marcata linea di contorno.
I colori sono netti e contrastanti, gli sfondi piatti e privi di profondità e ricordano la stessa grafica utilizzata nei libri illustrati per l’ infanzia.
Visani negli anni ’60 del 1900 fu chiamato a dirigere l’ Istituto Statale d’ Arte di Oristano. Per questo motivo alcune delle sue ceramiche riprendono i temi della cultura e dell’ iconografia sarda, come testimonia la serie de “Le Pavoncelle”, “I Guerrieri Nuragici” e “I Bambini in Costume Sardo”.
Tra le opere di Visani si può trovare il pannello de “Le Storie Di Pinocchio”, dove l’ artista inserisce le vicissitudini del famoso burattino all’ interno del corpo di una grande balena.
Della collezione fanno parte anche lastre raffiguranti “I volti di scolari”, ricche di suggestioni della poetica crepuscolare da lui amata, che rispecchiano il suo universo interiore.
I restanti pannelli appartengono invece all’oristanese Carlo Contini, uno dei massimi esponenti della pittura sarda del Primo Novecento.
La serie di Contini è composta da tredici pannelli ceramici smaltati ispirati alle opere di Visani.
Alcune sue scene ritraggono il mondo infantile e scolastico come le opere “Scolari e i Birilli”, “Scolari e giochi”, “Scolari alla lavagna”, “Bambine in coro”, “Gita Scolastica” ed il “Gioco del calcio”.
Le sue opere sono caratterizzate da cromie brillanti e variegate e da una ricerca più pittorica e descrittiva ottenuta con l’ uso delle macchie di colore come ad esempio in “Cosmo” e “Figure Geometriche”.
