Il cimitero monumentale di Iglesias è situato in prossimità della chiesa di Nostra Signora di Valverde.
Seppur inaugurato il 20 Agosto del 1835, subisce il primo ampliamento già nel 1850, cui seguono altri a causa dell’insufficienza di spazio. Il sito originario è caratterizzato dai camminamenti in selciato che si snodano in modo regolare, creando ordinati settori cinti da cipressi.
Tra gli artisti che realizzarono i monumenti funerari del cimitero, emerge lo scultore piemontese Giuseppe Maria Sartorio (1854-1922) richiamato ad Iglesias dai direttori piemontesi delle miniere. Lo scultore concentra la sua attività tra Roma e la Sardegna, realizzando sculture anche per i cimiteri di Cagliari, Sassari e Ozieri.
Le sue opere spaziano dal gusto spiccatamente Ottocentesco sino allo stile liberty; queste testimoniano il benessere economico legato all’attività mineraria, che viveva la cittadina tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del secolo successivo. Nel cimitero iglesiente spiccano i monumenti dedicati a Zaira Deplano Pinna (1885-1901), alle sorelline Boldretti o a Eugenio Benatti.