Il museo della città di Sassari offre un’ampia panoramica sulla vita, le tradizioni e la storia della città. Il museo si trova dislocato in tre diversi edifici, il Palazzo di città, il Palazzo della Frumentaria e le Cantine del Duca a Palazzo Ducale.
Nel 1826 l’amministrazione sabauda decise di iniziare la costruzione di un nuovo palazzo cittadino, considerando che il precedente palazzo, di fondazione medievale, era ormai diventato fatiscente. L’architetto, Giuseppe Cominotti, realizzò un progetto per un edificio di stampo neoclassico. Il piano prevedeva anche la costruzione di un teatro civico, sul modello di Teatro Carignano di Torino.
Dopo un lungo periodo di decadenza, negli anni Sessanta si provvide ad un massiccio restauro sia del teatro all’italiana, sia del palazzo nella sua interezza. In questa sezione del Museo della città si può ammirare la collezione di vestiti d’epoca, una ricostruzione interattiva dell’impianto urbanistico originale della città e il percorso “Sacro e Profano” sulla religiosità della città.
Le Cantine del Duca sono uno spettacolare percorso sotterraneo nelle viscere del Palazzo Ducale; frutto di un massiccio restauro, oggi le Cantine sono visitabili in determinati periodi dell’anno. Il percorso può risultare leggermente accidentato.
L’ultima sezione del Museo della Città è ospitato nel Palazzo della Frumentaria. Costruito negli ultimi anni del 1500, il complesso è costituito da due distinti corpi di fabbrica attaccati l’uno all’altro. L’edificio ospitava il primo magazzino per il grano dell’Isola, riempito unicamente di cereali acquistati a prezzo calmierato da distribuire alla popolazione durante le carestie o le guerre. Il magazzino annonario funzionò fino al 1833. In seguito ospitò una caserma, poi una falegnameria e infine magazzini per lo stoccaggio di varie merci.
L’interno dell’edifico si presenta diviso in due sezioni, voltate a botte, e separate da arcate a sesto acuto. Oggi il complesso è stato massicciamente ristrutturato e ospita esposizioni inserite nel percorso del museo.