La grande chiesa di Sant’Antonio da Padova si erge su un’ampia piazza sopraelevata, ai limiti dell’antico centro storico.
Nonostante non esistano dati certi sulla sua edificazione, si può ricondurre la parrocchiale ai primi anni del XVII secolo, probabilmente edificata su una struttura preesistente. Tuttavia, secondo i documenti ecclesiastici, la sua consacrazione risale al 1759.
Il prospetto è distinto in due ordini da cornice: l’ordine superiore è concluso da timpano curvilineo e due volute laterali con acroteri; mentre nel superiore si apre un finestrone quadrangolare, l’ordine inferiore è occupato quasi interamente dal portale d’accesso. Il maestoso portale è racchiuso da stipiti e lesene scanalate che, con capitelli fioriti, sorreggono la trabeazione con cornice aggettante. Nella trabeazione è collocato uno stemma lapideo che riporta una data ormai quasi illeggibile; sopra di esso si apre invece una piccola nicchia che ospita la scultura del santo titolare. Infine, sul lato destro della facciata è addossato il campanile a canna quadrata, concluso da balaustrina e cupola maiolicata.
L’edificio si imposta su unica grande navata, divisa in cinque campate da arconi ogivali; sulla navata si affacciano le cappelle laterali, comunicanti tra loro, e la cappella presbiteriale. Il presbiterio quadrangolare è coperto da volta a crociera stellare; nelle gemme pendule della volta sono raffigurati santi francescani.
La chiesa ospita una grande tela realizzata da Gregorio Aru nel 1751, raffigurante il Martirio degli apostoli; dello stesso pittore sono il polittico raffigurante la Madonna col Bambino e i santi Pietro e Paolo e le sante Barbara e Elena e la tela con San Girolamo penitente. Nella chiesa sono inoltre presenti due Crocifissi lignei riconducibili al XVII secolo.