La chiesa conventuale si trova a breve distanza dalla basilica di Sant’Elena Imperatrice e accanto alla verde piazza Giacomo Matteotti.
Sebbene il primo impianto risalga al XII secolo, l’attuale edificio è il frutto di una ricostruzione del secolo successivo, che prevede anche il riutilizzo di materiali di spoglio. La chiesa conventuale, utilizzata dal 1631 sino al 1866 dai Padri Cappuccini, presenta semplice facciata a capanna con oculo e portale lunettato. Dell’antico edificio gotico rimangono superstiti gli alzati laterali e posteriore, dove sono chiaramente visibili gli archetti pensili di coronamento e una monofora archiacuta.
La chiesa si imposta su unica navata sulla quale si affacciano, sul lato destro, tre cappelle laterali; mentre il lato opposto consente l’accesso al convento, costruito intorno a un chiostro quadrangolare con quadriportico. Nel presbiterio quadrangolare con copertura a crociera costolonata, è collocata la pala d’altare seicentesca che accoglie la tela raffigurante la Crocifissione e santi.
L’esproprio dei beni della chiesa avvenuto nel 1866 ha privato il tempio di gran parte dei suoi arredi; rimangono la grande tela raffigurante la Madonna col Bambino e san Felice da Cantalice, del XVII secolo, e le sculture dell’Immacolata e dell’Arcangelo Raffaele.